Guida intergalattica per autostoppisti del web3
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29/10/2023Piccole blockchain crescono è il viaggio tra le blockchain (Ethereum e Solana), diverse da bitcoin, che promettono di essere più utili per uno sviluppo economico e per le applicazioni nella vita reale. Scopriamo le differenze.
Nel viaggio intergalattico tra i pianeti del web3, dopo aver visitato bitcoin e nell’attesa che Pensiero Profondo risponda alla nostra domanda, proviamo ad atterrare ora su nuovi pianeti, iniziando dalla galassia Ethereum.
Se Bitcoin è stata la prima tecnologia disruptive nel mondo blockchain, Ethereum è invece la rivoluzione nella rivoluzione. A differenza di Bitcoin, infatti, Ethereum non è solo progettata con una valuta alternativa al sistema monetario tradizionale (ricordi le Fiat? clicca qui), ma viene identificata come blockchain di seconda generazione perché la sua forza è quella di essere stata ideata come piattaforma open-source decentralizzata. Seconda che? E che significa? Che qualsiasi sviluppatore può utilizzarla come piattaforma per costruire applicazioni di vario genere. Sì, proprio le app!
Ethereum, la capitalista
Prima di atterrare su Ethereum è bene tener presente le solite raccomandazioni della nonna: non accettare caramelle dagli sconosciuti, mettere la canottiera di lana, pagare sempre in valuta locale (in questo caso l’Ether) e, se vuoi trovar lavoro e metter su famiglia, parlare la lingua locale: Solidity.
Sono raccomandazioni preziose perché la piattaforma open source consente di utilizzare e sviluppare elementi aggiuntivi rispetto a ciò che si può fare su bitcoin, ovvero token, NFT, Smart Contract ecc (se non ricordi cos’è un token, qui trovi la puntata dedicata, clicca qui).
Dobbiamo immaginarlo un po’ come la differenza tra un cellulare di prima generazione, dove potevi solo chiamare e inviare SMS, e uno smartphone di ultima generazione dove puoi utilizzare o creare delle app (solo che nel web3 le chiamiamo dApp, Decentralised Application).
Ethereum è una galassia con pianeti a più anelli dove si può agire su più livelli (che chiamiamo layers) e questa caratteristica la rende flessibile perché ogni livello può essere ottimizzato per scopi diversi (ad esempio, scalabilità, sicurezza, ecc).
E gli abitanti? Mentre i minatori di bitcoin usavano un sistema di Proof-of-Work (leggi qui per ricordare cos’è) gli extraterrestri che abitano la galassia Ethereum utilizzano un protocollo detto Proof-of-Stake (PoS): questo sistema incoraggia i partecipanti ad avere sempre una certa quantità di monete in modo da essere scelti casualmente per convalidare le attività di creazione di blocchi. E’ un po’ come se gli abitanti di Ethereum avessero scoperto il capitalismo. In questo ecosistema, infatti, chi ha più riserve ha maggiori possibilità di essere scelto. Conoscete già questa sensazione? Attenzione però, il fatto di possesso più riserve monetarie non garantisce la sicura selezione come “nodo” (ovvero il diritto di essere selezionati per creare un nuovo blocco da aggiungere al precedente), ma fornisce solo maggiori opportunità. Un po’ come se comprassi 1000 biglietti della lotteria di capodanno. Non sarò sicuro di vincere ma avrò solo qualche chance in più di chi ne compra uno solo. Capitalismo sì, ma sempre una democrazia: perché alla fine tutti possono partecipare all’estrazione della lotteria, purché raggiungano la propria quota di partecipazione.
Addirittura, visto da un certo punto di vista, il sistema potrebbe risultare più democratico di quello dei bitcoin perché consente di partecipare anche in assenza di macchine potenti. Nella galassia bitcoin, infatti, è sempre vivo il pericolo che qualcuno possa concentrare il potere nelle proprie mani solo perché facoltoso e capace di avere disponibilità economiche per acquistare macchine potenti. Insomma, nella galassia bitcoin – con la proof-of-work, si è tutti uguali, ma c’è sempre qualcuno che può essere più uguale degli altri! Nella galassia Ethereum, invece, la proof-of-shake, con la sua estrazione della lotteria tra chi ha capitali investiti, attenua le possibilità di monopolio.
Dal punto di vista ambientale, la Proof of Shake consente inoltre un maggior risparmio energetico, perché non necessita di macchine potenti per le attività di miniera e, dulcis in fundo, c’è una caratteristica che vince su tutto: la scalabilità, ovvero la possibilità di processare x-mila transazioni in pochi secondi.
Per fare un esempio, immaginate di acquistare uno spazzolino da denti su Amazon e la transazione, per via dei tempi di registrazione della stessa, dovesse impiegare 5 giorni per essere processata. Fareste prima ad uscire di casa e andare al supermercato ad acquistarlo! Lo stesso esempio vale, mutatis mutandis, per l’accredito dei punti fragola della carta fedeltà, l’upload del post sulla pagina Linkedin o il cambio di foto sul vostro profilo Instagram. Ormai ci aspettiamo che avvenga tutto in real time o in near real time, come dicono i tecnici. Ovvero se non ora… tra un poco!
Perché un sistema sia efficiente ed abbia uno sviluppo economico interessante, c’è bisogno quindi di processare contemporaneamente tantissime transazioni al secondo. In altre parole serve che il sistema sia “scalabile” ovvero scali da 1 transizione al secondo a “millemila” al secondo. Ethereum consente tutto questo, aprendo – potrete immaginare – a innumerevoli applicazioni nella vita reale.
Quali sono i contro di Ethereum? Dal punto di vista della sicurezza, questo sistema necessita che il portafoglio dell’utente sia sempre aperto e connesso a Internet, perché ogni transazione va ovviamente pagata (non si fa mai nulla per nulla). Ad ogni modo su questa vulnerabilità gli esperti stanno lavorando per ridurre i rischi, ma non ne parleremo qui.
Solana, la burocratica
Se nel weekend volete fare un giro fuori porta, vi consiglio di visitare anche la blockchain Solana che ha le caratteristiche di flessibilità di Ethereum nel consentire lo sviluppo di applicazioni, criptovalute e Smart contract.
In termini di architettura, tuttavia, Solana riesce a processare più operazioni di Ethereum per via di un sistema ad unico strato che non rende necessario elaborare le transazioni attraverso più livelli.
Solana è una galassia dove la burocrazia ancora conta, ma in modo intelligente. E’ di quelle snelle, ma efficaci. Rispetto ad Ethereum, infatti, garantisce una sicurezza maggiore nelle transazioni perché utilizza un sistema detto Proof of History, ovvero un sistema che aggiunge un timbro con la data (un timestamp) al blocco quando viene generato per dimostrare che quel taluno blocco è stato creato in quel taluno specifico momento, generando una sequenza chiara e verificabile di transazioni blocco per blocco.
Sì, esatto, un bel timbro d’altri tempi. Tutto qui, ma molto efficace. Cosa implica questo per i minatori? Che il tempo è fondamentale: se due dei nostri Minatori sono talmente veloci da poter aggiungere una transazione nello stesso momento, dovranno allora accordarsi su quale delle due transazioni viene prima, per avere diritto di infiocchettare un nodo. Ogni evento è registrato in un ordine temporale e, aggiunto un blocco, non può essere aggiunto un altro blocco con la stessa data, ora, secondo, decimo di secondo ecc.. Veloce, chiaro e… sicuro! Non trovi?
Ultima ma non ultima notizia dal fronte: se vuoi sviluppare una dApp su questa galassia, il linguaggio utilizzato è principalmente Rust.
Le opportunità del futuro
Di blockchain ve ne sono tante altre e, se sei curioso, potrai sbizzarrirti a cercarle o segnalarcele. Quale blockchain vincerà la competizione o quale versione prenderà il sopravvento è ancora da definire. O magari ce lo dirà il super computer Pensiero Profondo.
Le opportunità del futuro, così come nei sistemi operativi del mondo mobile di inizio millennio, saranno legate all’implementazione di nuove applicazioni o alla realizzazione di tecnologia blockchain di facile accesso ed utilizzo per gli utenti, tecnologie che superino ogni limitazione di calcolo e dimensionamento proprie dei nuovi sviluppi.
Poi il mercato farà il suo tempo e le sue scelte funzionali eliminando i competitor più deboli, meno flessibili, meno potenti, ecc. Insomma, la selezione naturale di Darwin applicata alla tecnologia.
Per noi invece è tempo di riprendere il viaggio. Con una convinzione in più: sarà fondamentale il lavoro di chi farà progredire la customer experience per dare accesso alle grandi masse a tecnologie oggi complesse e dai termini difficili. Sarà questa la chiave di volta per chiarire su quale galassia abiteremo in futuro.
Cosa abbiamo appreso
- Cos’è la blockchain Ethereum e la proof of Shake
- Cos’è la blockchain Solana e la proof of history
- Che Scalabilità e Customer Experience saranno le chiavi per vincere le competizioni
- Twitter: vivo, morto o…X?
- Il fattore differenziante del Web3. Perdiamo già per Tre a Zero?
- 5 categorie di guru del web3 …da evitare
- Cesare, il popolo chiede sesterzi
- Con il Web 3.0, la mia banca è indifferente?
- Mamma, ho perso la password
- Voglio dirti un segreto: vedo token ovunque
- Ti sblocco una Blockchain
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