Ti sblocco una Blockchain
08/10/2023Piccole blockchain crescono
22/10/2023Ho voluto chiedere anch’io a Pensiero Profondo, il super-computer del romanzo di Douglas Adams, la domanda fondamentale sul web3, l’universo delle blockchain e tutto quanto nella speranza di una risposta diversa dal numero 42 e, soprattutto, un’elaborazione della durata inferiore a sette milioni e mezzo di anni: qual è la Blockchain piû promettente tra quelle esistenti?
Abbiamo visto come funziona grossomodo una Blockchain (se hai perso la puntata clicca qui) e che il funzionamento non è tuttavia il medesimo per ciascun tipo di Blockchain.
Immaginiamo allora il web come un universo composto da svariate galassie, alcune delle quali sono composte dagli ecosistemi di ciascuna blockchain.
Mondi lontani
Come in Guida intergalattica per autostoppisti, muniti di navicella spaziale, iniziamo allora a spostarci dal pianeta terra (il Web2.0) e raggiungere alcune di queste galassie.
Prima di iniziare la nostra esplorazione una premessa è d’obbligo: su ciascuna galassia gli acquisti o le operazioni avranno un prezzo. Sarà necessario ad esempio pagare il biglietto per parcheggiare la navicella spaziale, o prendere il tram, così come comprare un gelato o guardare un film. E per farlo bisognerà pagare in valuta locale. Per questo in ogni galassia blockchain avremo una valuta locale nativa (detta Coin) e in alcune anche valute locali aggiunte (token).
Allora, pronti a partire?
Bitcoin, la madre di tutte le blockchain
Qualche decennio dopo la formazione del brodo primordiale del web, l’incontro di diverse tecnologie ha dato origine alla prima blockchain dell’universo web, nonché la più famosa e che gode tutt’oggi di grande fiducia: Bitcoin.
Qui un distinguo è importante: in questo caso identifichiamo con il termine bitcoin sia la valuta nativa (ovvero il denaro digitale emesso dal sistema che la supporta; i puristi la indicano con lettera minuscola), sia la tecnologia alla base della quale avvengono tutte le movimentazioni (con lettera maiuscola, ovvero la blockchain propriamente detta).
Non parleremo della storia di Satoshi Nakamoto – il fondatore – perché la si trova ovunque e suppongo interessi invece poche persone. Nel caso, Wikipedia ne saprà di sicuro più di me.
La galassia Bitcoin è abitata da folletti che per lavoro fanno i minatori. Quello del “miner” pare sia uno dei lavori più in voga su questo sistema di pianeti, sebbene non sia un lavoro facile: nel momento in cui arriva una richiesta per una operazione, quest’ultima viene scritta su un blocco.
Si generano così blocchi in continuazione, ma generarli non è immediato. Per produrre nuovi blocchi il sistema crea un indovinello in modo da incentivare i Miner a competere tra loro. Il Miner che per primo risolve l’indovinello dà vita a un nuovo blocco (per questo si chiama Nodo, proprio come se facesse un nodo da marinaio tra due blocchi), con diritto di inserire il blocco nella blockchain e ottiene una ricompensa.
Si dice allora che i folletti della blockchain Bitcoin utilizzino la cosiddetta Proof-of-Work (PoW), ovvero la prova di aver lavorato. In termini tecnologici non è altro che un algoritmo crittografico (da qui il nome criptovalute) di consenso per confermare le transazioni e produrre i nuovi blocchi della catena.
I Pro di bitcoin
Questo sistema assicura una grossa efficienza in termini di sicurezza perché un attacco hacker richiederebbe moltissimo tempo ed una potenza di calcolo incredibilmente grossa da rendere la sua azione truffaldina praticamente non conveniente.
Potremmo inoltre dire che i folletti del Bitcoin vivano in un mondo altamente democratico perché non ha importanza quanti bitcoin possiedi, l’unica cosa che conta è la capacità di calcolo per risolvere gli indovinelli e generare nuovi blocchi.
I Contro di bitcoin
Tuttavia, bisogna fare i conti con i costi della democrazia. Quella dei Bitcoin, infatti, non è una galassia del tutto efficiente. I minatori hanno bisogno di moltissimo tempo e di spendere enorme energia per generare nuovi blocchi, con grande spreco di risorse visto che alla fine uno solo vincerà la gara (quindi uno solo dei blocchi generati si unirà alla blockchain, gli altri verranno scartati).
Come in ogni governo burocratico, sono proprio i problemi a garantire la sicurezza del sistema e la sua sopravvivenza. Ma, dall’altro lato della medaglia, proprio il sistema dispendioso e lento rende difficile l’utilizzo della Blockchain Bitcoin sia in campo economico che scientifico.
E non è tutto: questo processo di mining richiede macchine altamente specializzate, capaci di risolvere in tempi brevi algoritmi estremamente complessi e quindi consumano anche enormi quantità di energia elettrica. Cosa che non fa bene né al loro pianeta né al nostro.
In volo per altre galassie
Insomma, questa galassia bitcoin sembra nata ed ideata per le transazioni finanziarie e per questo fa bene il suo lavoro. Difficilmente invece pare potrà evolversi per altre funzioni. Ma non sono un esperto di mercati finanziari, quindi lascio a te l’opinione in merito. Io risalgo sulla navicella spaziale, pronto per esplorare una nuova galassia.
“Quarantadue!” urlò Loonquawl. “Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?“. “Ho controllato molto approfonditamente,” disse il computer, “e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda“.
Cosa abbiamo appreso
Esistono diverse blockchain con tecnologie differenti
Come funziona la proof-of-work della blockchain bitcoin
I pro e i contro della blockchain bitcoin
- Twitter: vivo, morto o…X?
- Il fattore differenziante del Web3. Perdiamo già per Tre a Zero?
- 5 categorie di guru del web3 …da evitare
- Cesare, il popolo chiede sesterzi
- Con il Web 3.0, la mia banca è indifferente?
- Mamma, ho perso la password
- Voglio dirti un segreto: vedo token ovunque
- Ti sblocco una Blockchain
- Guida intergalattica per autostoppisti del web3
- Piccole blockchain crescono
- Acquista un prodotto che non esiste ancora: il web3